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La morte ha sempre fatto dell’umanità, fin dai tempi più antichi. Ancora oggi suscita domande, dubbi e misteri, senza trovare spesso risposte certe. Proprio perché è da sempre una parte importante dell’esistenza umana, il mondo ha sempre cercato modi differenti di onorare la morte e i defunti. Basti pensare alle tombe ipogee egizie, famose ovunque.

Gli antichi egizi hanno infatti uno dei culti funerari più celebri della storia. Nel corso del tempo gli studiosi hanno cercato di carpire tutti i segreti delle tradizioni degli antichi egizi e dei modi in cui onoravano i loro defunti. Non a caso, le piramidi egizie e i sarcofagi dei faraoni sono ancora oggi fonte di interesse e ammirazione. Le più famose tombe ipogee egizie si trovano nelle necropoli di Tebe, Beni Hasan, Dra Abu el-Naga e altre ancora.

Vediamo di che cosa si parla nel dettaglio quando si nominano le tombe ipogee egizie, e quali sono le più celebri.

Tombe egizie, quali tipologie

Prima di addentrarci nello scoprire che cosa sono davvero le tombe ipogee egizie, vale la pena aprire una breve panoramica sui tipi di tombe che, in generale, facevano parte della tradizione funeraria egizia.

  • Tombe a piramide, che ancora oggi si rivelano essere le tombe che più spesso si associano agli egizi. Si tratta di tombe monumentali, fuori dalla terra e a forma di piramide. All’interno si nascono i sarcofagi dei faraoni e dei reali, a cui erano riservate le piramidi.
  • Tomba mastaba, simile alla prima categoria e sempre dalla forma a piramide, ma a gradoni. La struttura è semplice e, così come le prime, si riservava in genere a sovrani, sacerdoti e nobili.
  • Tomba sotterranea, che si conosce per l’appunto anche come tomba ipogea.

Tombe ipogee egizie, che cosa sono

Un altro modo per conoscere le tombe ipogee egizie è sotto il nome di tomba rupestre egizia o, più semplicemente, ipogeo. Si tratta di uno specifico tipo di sepoltura sotterranea che veniva scavata lungo il fianco delle pareti calcaree che fanno parte della valle del Nilo, arrivando fino al Delta del Nilo stesso.

Questo tipo di tomba era meno costosa rispetto alle altre e di minore grandezza ma, soprattutto, risultava meno accessibile rispetto alla tomba a piramide e alla mastaba. Questo proprio perché si scavava direttamente sotto alla roccia delle montagne, così che l’ingresso risultasse nascosto a eventuali ladri.

Il nome ipogeo deriva dal fatto che all’interno della tomba c’è di solito la presenza di uno o più locali sotterranei. All’interno di queste tombe ipogee si seppellivano faraoni e regine, rispettivamente nella Valle dei Re e nella Valle delle Regine.

Purtroppo, a oggi molte di queste tombe sono state comunque profanate e derubate, nonostante le accortezze degli antichi.

Tombe ipogee egizie, la storia

Le tombe ipogee egizie, il cui altro nome era tombe rupestri oppure tombe sotterranee, si iniziarono a conoscere e ad avere successo a partire dal Medio Regno, al punto da divenire celebre quanto la tomba a mastaba. Proprio per sfuggire ai rischi di furti, i nobili e i faraoni iniziarono a preferire le tombe ipogee, in quanto scavate nella roccia e sottoterra e, per questo, più sicure. Così almeno si credeva.

Durante il periodo del Nuovo Regno furono numerose le tombe ipogee che si realizzarono per accogliere i corpi dei faraoni e delle loro regine. Non si sa di preciso che cosa spinse la nobiltà egizia a preferire in modo così detto le tombe ipogee, ma si pensa che il motivo sia ritrovarsi in una serie di fattori di tipo economico, invasioni stranieri, e cambi nel culto dei defunti.

Una delle motivazioni pratiche per cui si iniziò a optare per questo tipo di sepoltura fu la vicinanza con la nuova capitale, Tebe, e il fatto che la tomba ipogea, in quanto lontana dal tempio funerario, apparisse meno a disposizione dei ladri.

Di volta in volta, a partire dal sovrano Thutmosi I, sempre più faraoni del Nuovo Regno desidero di avere la loro sepoltura nella Valle dei Re, all’interno delle tombe sotterranee.

Inoltre, anche la cultura pesava sui motivi per cui si preferivano le tombe ipogee. La sponda occidentale del Nilo infatti corrispondeva al regno dei morti secondo l’ideologia funeraria egizia, e la zona era al di sotto della Cima Tibetana. La Cima Tibetana era, come oggi, un’altura dalla forma di piramide, che richiama quindi le tradizionali tombe a piramide.

Tombe ipogee egizie, la struttura

Per capire al meglio la struttura delle tombe ipogee egizie è bene dare un occhio più approfondito al loro interno.

All’interno delle tombe ipogee egizie si trovavano due stanze. La prima era una camera d’offerta, al cui interno si sistemava il tavolo delle offerte votive, oltre a una nicchia dove era possibile installare la statua funeraria e la stele.

Di fianco alla prima, si trovava una seconda stanza che, però, veniva sigillata. Al suo interno infatti si trovava il sarcofago che conteneva il corpo del defunto. Poiché lo scopo era sigillare la stanza, si pensava fosse più difficile per i ladri entrare e derubare la tomba.

Dei pilastri sostenevano il soffitto, ma la vera rarità di questo tipo di tombe consiste nelle pitture su stucco che si trovano lungo le pareti. I soggetti sono di norma di tipo religioso e funebre ma anche sociale e di vita privata. Lo scopo era infatti quello di commemorare la vita del defunto e il suo ruolo all’interno della società. Le pitture risultano estremamente vivide ed estrose.

Inoltre, la tomba ipogea egizia poteva avere differenti forme. Alcune erano di tipo cruciforme, anche se erano più comuni durante l’Antico Regno, mentre altre avevano al loro interno numerosi locali. All’esterno si trovava quasi sempre un cortile.

Tombe ipogee egizie famose

Sebbene le piramidi siano la prima struttura a cui si pensa quando si nominano gli antichi egizi, molte delle tombe più celebri son in realtà tombe ipogee egizie. Vediamo alcune delle più famose.

La tomba di Tutankhamon

Tra le tombe ipogee egizie si trova senza dubbio quella del giovane faraone Tutankhamon. La scoperta è a nome dell’archeologo Howard Carter, che nel 1922 fece questo straordinario ritrovamento. All’apparenza, la tomba appariva inviolata.

All’interno della tomba si trovarono diversi suppellettili e oggetti, in particolare nelle sale vicine a quella funeraria. La tomba, infatti, di dimensioni più piccole rispetto ad altre, ha al suo interno una scala, un corridoio, un’anticamera, la camera funeraria e quella del tesoro. Tra i ritrovamenti più degni di nota vi fu la maschera d’oro che copriva la mummia del faraone defunto.

Tra le tombe presenti risulta essere la meno violata, al punto che sembrava non essere mai stata aperta. Tuttavia, sembra che il suo allestimento mancasse di programmazione, forse per la morte prematura del sovrano.

All’interno delle quattro stanze della tomba si trovano diverse pitture, tra cui l’unica pittura che mostra una scena di funerale. Le pitture di altre tombe, invece, facevano di norma parte di un testo.

A oggi, la tomba di Tuthankhamon è ancora oggetto di mistero e studio, proprio per la sua particolarità e per tutte le meraviglie che nasconde.

La tomba di Ramses II

Un’altra delle tombe ipogee egizie più celebri è quella del faraone Ramses II, per cui si usa anche il nome di KV5. All’interno sono presenti anche molti dei figli del faraone. A oggi, si tratta della torma della Valle dei Re più grande, in quanto presenta al suo interno 150 locali.

L’ingresso della tomba era già di conoscenza di James Burton nel 1825 che vi entrò per esplorarla, ma senza riuscirci nel migliore dei modi. Nel 1902 Howard Carter liberò una parte della tomba successiva all’ingresso, ma i detriti erano molti. Infine, nel 1984, Kent R.Weeks, grazie a un’attrezzatura più moderna, riuscì ad addentrarsi di più all’interno della tomba. L’archeologo la definì una piovra, con il corpo circondato da tentacoli.

La planimetria simmetria lascia pensare che in origine la tomba non dovesse essere così grande, anche per l’ingresso stretto che affaccia su un locale di piccole dimensioni. Al suo interno si trovano tuttavia diversi corridoi lunghi e locali che si sviluppano su due livelli, oltre a numerosi pilastri. Dentro la tomba è presente anche una statua in rilievo di Osiride, una delle principali divinità egizie dei defunti, alta circa un metro e mezzo. Le decorazioni della tomba sono a oggi danneggiare, probabilmente a causa di inondazioni e del passare del tempo.

Numerosi oggetti e suppellettili sono una parte integrante della tomba, tra cui resti di animali, vasi, pezzi di sarcofago in legno, amuleti, gioielli e anfore.

Tombe ipogee egizie, conclusione

All’interno della Valle dei Re ci sono numerose tombe ipogee egizie che sono degne di nota. La tomba di Ramses II non è ancora aperta al pubblico e si pensa che serviranno ancora molti anni per terminare i lavori, così come per molte altre tombe.

Senza dubbio, la cultura funeraria egizia rappresenta anche per gli studiosi moderni una fonte di fascino e di mistero che non si è ancora esaurito. Il fatto che gli antichi egizi concentrassero la loro arte e architettura in queste tombe, dall’aspetto monumentale, lascia pensare a quanto fosse per loro importante onorare i defunti.

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