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L’importanza di conoscere i riti funebri di altre religioni

L’Italia, come tutta l’Europa del resto, sta diventando un paese popolato da etnie sempre più diverse che portano con sé le loro tradizioni, costumi e cultura. Con l’aumento di persone di fede diversa si è affacciata la necessità di una maggiore flessibilità dei servizi funebri, per poter garantire a tutti la possibilità di usufruirne sempre nel rispetto della legislazione italiana.

Su questo fronte le leggi italiane sono molto aperte e permissive: fintanto non viene dato luogo a comportamenti che rappresentano un rischio per la salute e la sicurezza delle persone ogni rito è possibile.
Per questo le onoranze funebri Roma, Milano e di tutta Italia, soprattutto laddove si presenta una reale necessità per la presenza di comunità di etnie diverse, si stanno adoperando per garantire un servizio soddisfacente e adeguato.

 

La cerimonia funebre musulmana

Il rito islamico è molto semplice rispetto a quello di altre religioni: non sono richiesti decorazioni, lapidi ed elementi floreali durante la cerimonia poiché ritenuti superflui.

Il rito è diviso in tre fasi:

●     nella prima si effettua un lavaggio della salma a cui partecipano solo i familiari e gli amici più stretti, che seguendo la tradizione del ghusl devono obbligatoriamente essere di numero dispari. Al termine del lavaggio si utilizzano delle essenze per profumare il corpo, tra cui spesso si usano incenso e canfora.

●     La seconda fase, il fard kitaia, prevede l’avvolgimento della salma in un sudario con lenzuola bianche (tre per gli uomini, cinque per le donne). Dopodichè di procede alla veglia funebre fuori dalla moschea.

●     La fase finale consiste nella sepoltura nel cimitero, obbligatoriamente con il capo del defunto rivolto verso La Mecca.

Il rituale ebraico

Per quanto riguarda la cerimonia ebraica non esiste una vera e propria formula universale, e ogni regione potrebbe avere le sue varianti e riti originali.
Esistono comunque aspetti condivisi da tutte le varianti, come la purificazione della salma con l’acqua per poi avvolgerla con un sudario bianco (kittel o sargenes). Prima della cerimonia il feretro viene avvolto nel tallit, uno scialle di preghiera in cotone o lana.

Durante la sepoltura viene inoltre gettato un pugno di terra sacra di Israele (afar) prima della lettura del commiato finale.

 

Il rituale buddista

La cerimonia funebre buddista è molto semplice e minimalista: prevede infatti una veglia di tre giorni durante la quale la famiglia e gli amici potranno onorare il defunto.

Si seguono alcuni semplici riti, come versare acqua su una mano e circondare la salma di candele e incensi durante le preghiere intonate dai monaci. La salma viene posta in una cassa di legno in posizione fetale o dormiente, per poi venire cremata.

Le ceneri vengono conservate in apposite urne.

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