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Funerali di Stato, come funzionano in Italia

Abbiamo tutti sentito parlare dei funerali di Stato. Sappiamo che si tratta di cerimonie di esequie di particolare rilievo, riservate a personalità importanti. Ma solo in pochi conoscono la normativa che li regola e il loro funzionamento.

Quando una persona scompare una persona che ci sta a cuore, è normale volersi riunire con i nostri cari per un momento di raccoglimento e di commemorazione. Lo stesso vale quando a passare a miglior vita è una figura che ha avuto un ruolo rilevante per tutta la comunità. È per omaggiare questi personaggi e dare un senso di chiusura a coloro che li hanno ammirati che si tengono i funerali di Stato.

In questo articolo vedremo più da vicino come funzionano i funerali di Stato in Italia. Per organizzare le esequie dei tuoi cari invece puoi sempre rivolgerti alla professionalità e competenza dell’Impresa Funebre Motta di Milano.

 

Funerali di Stato, come funzionano

In Italia sono previsti i funerali di Stato. Si tratta di cerimonie di esequie di tipo particolare, che differiscono dai comuni riti civili. Sono riservate alle personalità di spicco della nostra Repubblica. Questi riti funebri vengono regolati da una legge apposita, ovvero la n. 36 del 7 febbraio del 1987. Qui si sancisce che la cerimonia di Stato viene riservata alle alte cariche della Repubblica Italiana, ma non solo. I funerali di Stato possono essere eseguiti anche per altre personalità. In tal caso è però necessaria una delibera da parte del Consiglio dei Ministri.

Esiste poi anche un altro testo pensato per la regolamentazione dei funerali di Stato. In particolare, se ne occupa il Dipartimento del Cerimoniale di Stato, presso l’Ufficio del Cerimoniale.

Il rito prende il nome di funerali di Stato per due ragioni. La prima è che vi prendono parte le massime cariche istituzionali. La seconda, è perché le spese di queste cerimonie di esequie sono a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questo secondo elemento differenzia il rito di stato dai funerali solenni. Anche questi infatti hanno la stessa formula, ma non sono pagati da Palazzo Chigi. Le spese includono:

  • l’organizzazione della cerimonia;
  • il trasporto del feretro;
  • la sepoltura della salma.

A chi spetta il rito di Stato?

Il rito di stato spetta:

  • ai Presidenti degli organi costituzionali, anche dopo la fine del loro mandato;
  • ai ministri che siano deceduti durante il loro periodo in carica.

Su delivera del Consiglio dei Ministri, i funerali di Stato possono essere eseguiti anche per:

  • personalità che abbiano offerto alla Patria particolari servizi;
  • cittadini che abbiano illustrato la Nazione;
  • cittadini caduti nell’adempimento del dovere;
  • cittadini rimasti vittime di azioni terroristiche o della criminalità organizzata.

Oltre a quanto appena elencato, possono essere previsti dei funerali solenni in caso di eventi luttuosi che abbiano colpito in modo particolare la coscienza comune.

Andiamo ora a vedere più da vicino quale sia lo svolgimento di questo particolare rito funebre.

Lo svolgimento del rito

Il lutto pubblico nazionale o locale viene dichiarato dal Ministro degli Esteri in carica secondo le modalità e i contenuti indicati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una volta fatto ciò, si provvede a organizzare i funerali di Stato. Non si tratta di una cerimonia di esequie qualunque: essa deve prevedere alcuni specifici dettagli.

Vediamo quindi nel dettaglio nei prossimi paragrafi cosa si intende per lutto nazionale e quali sono le caratteristiche previste dalla cerimonia di esequie di stato.

Il lutto nazionale

Come abbiamo visto, il lutto nazionale viene dichiarato dal Ministero degli Affari Esteri. Quindi la notizia viene comunicata alle ambasciate e ai consolati all’estero. Per il lutto nazionale, ogni autorità dello Stato dovrà astenersi da ogni attività pubblica, con la sola eccezione di quelle di beneficienza.

Le caratteristiche delle esequie di Stato

Un rito funebre di Stato deve essere organizzato secondo alcuni parametri particolari. Innanzitutto, il feretro viene portato a spalla da sei carabinieri in alta uniforme. Se la persona scomparsa apparteneva a un determinato Corpo, ad accompagnare il feretro saranno sei membri del suo stesso Corpo. In occasione dei funerali di Stato di un Capo dello Stato (o di un ex Capo dello Stato), il feretro sarà invece portato da sei Corazzieri. Infine, in caso il decesso fosse stato provocato da una calamità naturale, saranno sei membri della Protezione Civile a svolgere il compito.

Il feretro dovrà ricevere gli onori militari, sia al momento dell’ingresso presso il luogo della cerimonia di esequie sia al momento dell’uscita. Ai funerali deve sempre prendere parte un rappresentante del Governo. Si terrà poi un’orazione commemorativa ufficiale per onorare la memoria della persona scomparsa.

Per tutta la durata della giornata in cui hanno luogo di funerali di Stato, le bandiere esposte presso gli edifici pubblici devono essere poste a mezz’asta. Questo è prescritto dalle indicazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ferma la disciplina delle bandiere militari. Questa non è l’unica norma riguardante l’esposizione delle bandiere. Infatti, il Ministero degli Affari Esteri si occupa di fornire le debite istruzioni ai titolari delle Rappresentanze diplomatiche consolari italiane. Può altresì richiedere ai Rappresentanti diplomatici e consolari e stranieri accreditati per lo Stato Italiano di esporre le bandiere a mezz’asta. Infine, sulle bandiere esposte all’interno degli edifici vengono poste due strisce di velo nero a cravatta.

L’allestimento della camera ardente

Nella maggior parte dei casi, i funerali di Stato hanno luogo presso una basilica o una cattedrale di particolare importanza, oltre che di una grandezza adeguata. Deve trattarsi infatti di una struttura in grado di ospitare un ampio numero di partecipanti. La cerimonia richiede l’intervento del Capo di Stato, di un parroco e di un vescovo.

Se la persona scomparsa era stata in vita titolare di un organo pubblico, si può prevedere che la camera ardente venga allestita presso la sede della stessa istituzione. In tutti gli altri casi, sarà la famiglia del defunto a scegliere il luogo più opportuno per la veglia funebre. La decisione verrà presa con la consulenza dell’Ufficio del Cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Anche le autorità locali possono fornire indicazioni in proposito, specialmente se si prevede una forte affluenza alla cerimonia di esequie.

 

Qual è lo scopo dei funerali di Stato?

Il lutto, per quanto venga vissuto da ciascuno in modo personale, è qualcosa che può unire una comunità. Alla morte di una persona, coloro su cui la sua vita ha avuto un impatto si riuniscono per onorarne il ricordo. Si tratta di un modo esprimere la propria solidarietà e cordoglio. Per omaggiare il defunto, ma anche per elaborare la perdita e raccogliersi come comunità. Lo stesso si può dire dei funerali di Stato.

Le cerimonie di esequie di Stato nascono infatti con uno scopo ben preciso, ovvero rendere onore a coloro che, nel corso della loro vita, hanno avuto una certa importanza per la nostra nazione. Si tratta quindi il più delle volte di presidenti della Repubblica e personalità di spicco per il nostro paese, ma anche di importanti cariche religiose, come per esempio il Papa.

Con i funerali di Stato, tutti i cittadini del nostro Paese possono riconoscersi nei valori che condividiamo come popolo, ma anche nel rispetto nei confronti delle istituzioni.

Quindi, se i normali riti funebri riuniscono una famiglia o una piccola comunità nel lutto, i funerali di Stato si propongono di fare la stessa cosa a livello nazionale.

 

Personalità italiane che hanno ricevuto il rito di stato

Ecco alcune figure che hanno ricevuto i funerali di Stato in Italia:

  • Luca Attanasio, diplomatico e ambasciatore presso la Repubblica Democratica del Congo;
  • Mike Bongiorno, conduttore televisivo, conduttore radiofonico e partigiano;
  • Nicola Calipari, poliziotto, funzionario e agente segreto;
  • Agostino Catalano, agente di Polizia italiana, ucciso nella strage di Via D’Amelio;
  • Salvatore Contarini, diplomatico e politico;
  • Gabriele D’Annunzio, scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico e giornalista;
  • Carlo Alberto dalla Chiesa, generale e prefetto, ucciso nella strage di Via Carini;
  • Giovanni Falcone, magistrato ucciso da Cosa Nostra;
  • Ugo Foscolo, poeta, scrittore e traduttore;
  • Papa Giovanni XXIII;
  • Papa Giovanni Paolo I;
  • Vittorio Iacovacci, carabiniere;
  • Emanuela Loi, agente di Polizia italiana, uccisa nella strage di Via D’Amelio;
  • Mario Luzi, poeta, drammaturgo, critico letterario, traduttore, critico cinematografico e accademico;
  • Cosma Manera, militare;
  • Antonio Manganelli, capo della polizia;
  • Guglielmo Marconi, inventore, imprenditore e politico;
  • Filippo Tommaso Marinetti, poeta, scrittore, drammaturgo e militare;
  • Armando Mazza, poeta, scrittore e giornalista;
  • Alda Merini, poetessa, scrittrice e aforista;
  • Eugenio Montale, poeta, scrittore, traduttore, giornalista, critico musicale, critico letterario e pittore;
  • Antonio Montinaro, poliziotto italiano ucciso nella strage di Capaci;
  • Francesca Morvillo, magistrato e accademica italiana, moglie del giudice antimafia Giovanni Falcone, uccisa da Cosa Nostra;
  • Papa Paolo VI;
  • Papa Giovanni Paolo II;
  • Luciano Pavarotti, tenore;
  • Guido Picelli, politico, antifascista e militare caduto combattendo volontario nella Guerra civile spagnola;
  • Papa Pio XI;
  • Papa Pio XII;
  • Maurizio Poggiali, ufficiale;
  • Filippo Raciti, poliziotto;
  • Placido Rizzotto, sindacalista e politico italiano, rapito e ucciso da Cosa Nostra;
  • David Sassoli, giornalista, conduttore televisivo e politico;
  • Vito Schifani, agente di polizia ucciso della strage di Capaci;
  • Alberto Sordi, attore, regista, comico, sceneggiatore, compositore, cantante e doppiatore;
  • Claudio Traina, agente di polizia ucciso nella strage di Via d’Amelio;
  • Giuseppe Verdi, compositore e senatore.

 

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L’Impresa Funebre Motta di Milano è al fianco delle famiglie in lutto per guidarle nell’organizzazione delle cerimonie di esequie. Clicca qui per maggiori informazioni.

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