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Funerale cattolico: rito e usanze

Il funerale cattolico è senza dubbio quello più diffuso in Italia. Anche persone che non siano cattoliche praticanti finiscono, nella maggior parte dei casi, per scegliere un funerale svolto con queste modalità.

Si tratta quindi di una tipologia di funerale che non presenta grandi sorprese – tutti, in un modo o nell’altro, ne conoscono almeno gli elementi essenziali.

Come si svolge il funerale cattolico?

Il funerale cattolico presenta, almeno per quanto riguarda la parte di celebrazione del rito, caratteristiche molto simili a una comune celebrazione della messa. Questa viene poi adattata alla circostanza specifica, attraverso letture ed elementi introdotti ad hoc.

La celebrazione del rito in chiesa è inoltre accostata ad altri momenti che vengono svolti sia prima che dopo. Il funerale, quindi, nel suo complesso nasce dall’unione di tutti questi tre elementi: la veglia, la messa e infine la sepoltura (o la cremazione).

Fattore centrale in un funerale con rito cattolico è la benedizione della salma. In alcuni casi, questa viene portata in chiesa già prima della celebrazione della messa vera e propria – solitamente, questo avviene nel caso in cui si intenda svolgere anche una veglia o la recita di un rosario. In questi casi, il sarcofago è quindi spesso benedetto fin da subito.

Altrimenti, il sarcofago viene benedetto con acqua santa direttamente durante la celebrazione della messa.

 

Veglia, rito e sepoltura

Il funerale cattolico è sostanzialmente diviso in tre momenti:

  • Veglia
  • Celebrazione del sito
  • Sepoltura

Ciascun momento può presentare delle variazioni. La veglia, per esempio, può essere svolta in luoghi diversi, non svolta proprio, oppure accompagnata dalla recita del rosario. La sepoltura, invece, potrebbe essere sostituita dalla cremazione della salma secondo quanto permesso in un funerale cattolico.

Tuttavia, la celebrazione del funerale cattolico si è mantenuta sostanzialmente omogenea nel corso dei secoli, secondo questo schema.

 

Veglia nel funerale cattolico

In un funerale cattolico la veglia rappresenta il momento in cui i familiari possono raccogliersi e commemorare il defunto prima della celebrazione del rito vero e proprio.

Si tratta quindi di un momento intimo e di tranquillità, meno formalizzato rispetto ad altri momenti del funerale ma comunque profondamente carico di significato e di importanza.

Come già anticipato, è un momento relativamente flessibile nella celebrazione complessiva del rito, sotto diversi punti di vista.

Innanzitutto, il luogo – la veglia può infatti essere svolta:

  • Nella casa del defunto o in un altro spazio in cui la salma viene collocata prima della celebrazione del funerale. Può trattarsi per esempio di una casa funeraria, cioè di uno spazio appositamente pensato e allestito per accogliere salma, parenti e amici per un intimo momento di commiato prima del rito.
    Il prete celebrante il funerale può partecipare a questo momento anche nel caso in cui la veglia non sia svolta in chiesa.
  • In chiesa. In questo caso, il feretro viene trasportato in anticipo e rimane lì collocato anche direttamente per la celebrazione della messa.

A seconda di quanto previsto all’interno del preventivo per il funerale, il personale dell’impresa di pompe funebri possono essere presenti e intervenire anche durante la veglia. Se l’intervento dal sacerdote ha una finalità di sostegno spirituale, in questo secondo caso si tratta più che altro di un supporto di tipo pratico. Gli addetti possono infatti aiutare in tutto ciò che riguarda l’allestimento del luogo in cui la veglia (ed eventualmente anche il rito) vengono celebrati.

Anche le modalità con cui la veglia viene celebrata possono presentare alcune variazioni. In molti casi, per esempio, la veglia è accompagnata dalla recita di un rosario. In altri, invece, è costituita semplicemente da un momento di raccoglimento e incontro tra i partecipanti, in cui ognuno prega individualmente per commemorare il defunto.

 

Rito nel funerale cattolico

Il rito in un funerale cattolico è rappresentato dalla celebrazione della messa, che presenta una struttura molto piuttosto uniforme e non si discosta in modo drastico dal rito più generico e utilizzato anche in altre occasioni.

In questo caso, tuttavia, il rito della messa ha due specifiche finalità:

  • Richiedere a Dio l’accoglienza dell’anima del defunto, tramite preghiere che vadano a chiedere perdono per i suoi peccati e le consentano così di raggiungere il paradiso.
  • Dare conforto ai parenti e ai cari che partecipano. La messa in un funerale cattolico non è, come si potrebbe pensare, un momento di tristezza legato a un lutto, ma piuttosto un momento di gioia al pensiero di come la vita può trionfare sulla morte.

Perchè questo accada, il rito della messa viene adattato con riti e preghiere specifici, così come anche letture inerenti alla circostanza. In questo caso, i parenti del defunto possono scegliere i brani da leggere durante la celebrazione, selezionandoli tra quelli proposti e adatti all’occasione. Talvolta sono i parenti stessi a leggere i brani delle letture (il Vangelo spetta invece sempre a un sacerdote).

I parenti possono partecipare attivamente anche tramite un saluto finale, che di solito viene collocato appena prima dell’ultima benedizione e dell’uscita del feretro dalla chiesa. Si tratta comunque di un intervento sempre piuttosto breve e circoscritto, molto semplice e intimo in ciò che viene detto. In altre confessioni cristiane, come nella chiesa protestante, succede invece più spesso che questi interventi siano più lunghi e dialetticamente più complessi.

Il rito del funerale si conclude con la benedizione della salma e con l’incensazione. Dopo questo momento, il feretro viene portato fuori dalla chiesa e trasportato verso il luogo di sepoltura o cremazione.

È opportuno ricordare che, nella grande maggioranza dei casi, il rito del funerale cattolico viene svolto in chiesa. I funerali fanno infatti parte della vita di una parrocchia, elemento che diventa particolarmente significativo soprattutto nel caso in cui il defunto fosse un cattolico praticante.

In alcuni casi particolari è possibile tuttavia che il funerale venga svolto alla casa funeraria o nella casa del defunto. In questi casi il rito si svolge in maniera molto simile ma non è presente il momento della Comunione. Si tratta comunque, proprio per questo momento, di un’opzione non molto comune tra i cattolici, per cui la Comunione rappresenta un elemento centrale e che quindi non può mancare.

 

Sepoltura in un funerale cattolico

Questo terzo e ultimo momento del funerale cattolico si svolge solitamente direttamente al cimitero, dopo che i partecipanti hanno seguito il corteo funebre dalla chiesa in cui si è svolto il rito.

Si tratta di un momento abbastanza breve e semplice, in cui il sacerdote celebrante legge le ultime letture e preghiere dopo che il sarcofago è stata calata nella terra.

Ultimamente si sta diffondendo sempre più anche tra i cattolici l’usanza della cremazione della salma, che va quindi a sostituire la sepoltura. In questi casi, questi ultimi momenti di commiato non vengono svolti nel cimitero, ma la celebrazione si conclude in chiesa o, comunque, appena prima della partenza del feretro verso il forno crematorio.

 

In che giorni si svolgono i funerali?

È cosa nota che non sia sempre permesso celebrare funerali. In occasione di particolari giorni del calendario liturgico, secondo l’Ordinamento Generale del Messale Romano, non è possibile celebrare il rito del funerale come appena descritto.

Questi giorni sono:

  • Tutte le principali solennità (come Natale e Pasqua)
  • Il Mercoledì delle Ceneri
  • Nelle ferie della Settimana Santa
  • Nei giorni dell’ottava di Pasqua
  • Il 2 novembre, giorno della commemorazione di tutti i defunti
  • Nelle domeniche di Avvento e Quaresima

A essere precisi, in queste occasioni non è possibile celebrare quelle che vengono chiamate “messe rituali”, cioè con consacrazione dell’Eucarestia.

È però tuttavia svolgere esequie in una forma più semplice e ridotta, senza consacrazione. Questa seconda modalità comprende comunque sempre la lettura di passi delle Scritture e di preghiere, così come la benedizione della salma.

Quando si deve svolgere un funerale è quindi importante tenere presenti questi elementi. È vero che in determinati giorni non sarà possibile avere un funerale con consacrazione dell’Eucarestia, ma resta comunque possibile richiederne una forma più semplice.

 

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