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I riti funerari nell’arte e nella letteratura sono un tema ricorrente.

L’idea del funerale ha attraversato i secoli. L’arte e la letteratura, nel tempo, hanno mostrato l’evolversi di questi riti, riflettendo i mutevoli atteggiamenti culturali verso la morte, il lutto e la commemorazione. Dai dipinti rinascimentali alle poesie moderne, la rappresentazione dei funerali ha offerto uno specchio delle sensibilità umane più profonde. Vediamo alcuni degli esempi più significativi e conosciuti.

Lutto e arte: L’espressione del dolore attraverso opere d’arte

L’arte è la prima testimone del passare del tempo. Attraverso di essa possiamo vedere in quale modo si sono evoluti i costumi nelle differenti epoche. Per questo, i riti funerari nell’arte e nella letteratura sono sempre importanti, in quanto ci permettono di dare uno sguardo al passato.

Il funerale del conte di Orgaz, di El Greco (1586-1588)

Quest’opera del Rinascimento spagnolo, situato nella chiesa di Santo Tomé a Toledo, rappresenta il funerale di Don Gonzalo Ruiz, signore di Orgaz. La tela è famosa per la sua combinazione di realismo e misticismo, con la parte inferiore che descrive il funerale terrestre e la parte superiore che mostra l’anima del conte trasportata in cielo. El Greco utilizza colori vivaci e una composizione drammatica per accentuare la solennità e la spiritualità dell’evento.

Il funerale a Ornans, di Gustave Courbet (1849-1850)

Tra i riti funerari nell’arte e nella letteratura più celebri si trova questo dipinto monumentale, considerato uno dei capolavori del Realismo francese. L’opera rappresenta il funerale dello zio dell’artista nel villaggio di Ornans. Courbet rifiuta le idealizzazioni romantiche e presenta una visione schietta e realistica della cerimonia, con figure comuni che partecipano al rito. La tela sfida le convenzioni artistiche del tempo, portando una scena quotidiana in un formato che fino ad allora era riservato ai soggetti storici e mitologici.

La Pietà, di Michelangelo (1498-1499)

Uno degli esempi più noti dell’espressione del lutto nell’arte è La Pietà di Michelangelo. La scultura in marmo, situata nella Basilica di San Pietro in Vaticano, ritrae la Vergine Maria che tiene in grembo il corpo senza vita di Cristo. La dolcezza e la serenità del volto di Maria contrastano con il dolore implicito della scena, esprimendo un profondo senso di tristezza e rassegnazione. Michelangelo riesce a catturare la bellezza e la sofferenza del momento, creando un’opera che continua a commuovere i visitatori di tutto il mondo. La Pietà ci dimostra che non sono importanti solo i riti funerari nell’arte e nella letteratura ma anche quelle opere che mostrano il dolore umano.

Lamento di Icaro, di Herbert Draper (1898)

L’opera di Herbert Draper rappresenta il momento tragico della morte di Icaro, figura della mitologia greca. Il dipinto mostra il corpo senza vita di Icaro sostenuto da una ninfa marina, il cui volto esprime un profondo dolore e compassione. Draper utilizza colori intensi e una composizione drammatica per accentuare il senso di perdita e la tristezza della scena. Questo dipinto è un esempio di come il mito possa essere utilizzato per esplorare temi universali come il lutto e il dolore.

Riti funerari nell’arte e nella letteratura: Le opere principali

In modo diverso dalla scultura o dalla pittura, anche la letteratura ci mostra in che modo il dolore del lutto si può affrontare. I riti funerari nell’arte e nella letteratura rimangono scene importanti per l’umanità intera, in quanto rendono questa esperienza globale e senza tempo.

I Sepolcri, di Ugo Foscolo (1807)

Tra i riti funerari nell’arte e nella letteratura più conosciuti si trova carme sepolcrale di Foscolo, una delle opere più celebri della letteratura italiana. Foscolo, riflettendo sulla funzione del sepolcro, esamina come i monumenti funebri servano a mantenere la memoria dei defunti e a ispirare i vivi. Attraverso un linguaggio elevato e suggestivo, l’autore esplora il legame tra morte, memoria e identità nazionale.

L’Isola del giorno prima, di Umberto Eco (1994)

Nel romanzo, Eco descrive il funerale di un personaggio attraverso un’analisi dettagliata delle cerimonie barocche. La descrizione dei riti funebri riflette la complessità delle usanze seicentesche e la loro funzione sociale. Eco intreccia riflessioni filosofiche e storiche, esplorando il significato del funerale nel contesto della cultura europea dell’epoca.

Norwegian Wood, di Haruki Murakami (1987)

In Norwegian Wood, si assiste a uno dei riti funerari nell’arte e nella letteratura più delicati e poetici. Haruki Murakami descrive il funerale di Naoko, una delle protagoniste, con una delicatezza struggente. La scena è carica di un senso di perdita e malinconia che permea l’intero romanzo. Murakami utilizza il funerale come un momento di riflessione per il protagonista, Toru, che si trova a confrontarsi con i suoi sentimenti di dolore e la complessità delle relazioni umane.

La Strada, di Cormac McCarthy (2006)

L’opera di Cormac McCarthy presenta una visione apocalittica del mondo in cui un padre e suo figlio cercano di sopravvivere. La morte è una presenza costante e sebbene La Strada non rientri pienamente nella descrizione di riti funerari nell’arte e nella letteratura, la scena della sepoltura del padre da parte del figlio alla fine del libro è uno dei momenti più toccanti e simbolici. Questa scena rappresenta un atto finale di amore e rispetto, evidenziando l’umanità che persiste anche in un mondo devastato.

Iconografia della morte: Simboli ricorrenti nell’arte e nella letteratura

Nel corso dei secoli l’umanità ha imparato ad associare alla morte e al dolore determinati simboli che, nel tempo, sono diventati una costante. Per questo, molti riti funerari nell’arte e nella letteratura mostrano questa iconografia.

La clessidra: Lo scorrere del tempo

La clessidra rappresenta il passaggio inesorabile del tempo e la vicinanza della morte. Spesso associata alla figura della morte, la clessidra è un promemoria visivo della brevità della vita.

Nell’arte, le incisioni di Albrecht Dürer frequentemente raffigurano la clessidra come un simbolo della mortalità. Nella Divina Commedia di Dante Alighieri, il tempo è un tema ricorrente, e l’immagine della clessidra viene evocata per rappresentare la durata finita della vita.

La Falce: L’arrivo della morte

La falce, brandita dalla figura della morte, simboleggia il raccolto delle anime ed è uno dei simboli più ricorrenti di riti funerari nell’arte e nella letteratura. Questo strumento agricolo, trasformato in un emblema della morte, rappresenta l’idea che la morte raccoglie le vite umane come un contadino raccoglie il grano.

Il corvo

Il corvo è spesso associato alla morte e alla sfortuna ed è presente in molti riti funerari nell’arte e nella letteratura. Questi uccelli neri, che in realtà non portano alcun tipo di sventura, sono visti come messaggeri del destino e della morte.

La poesia The Raven, di Edgar Allan Poe è uno dei più celebri esempi letterari in cui il corvo simboleggia la morte e la perdita. Inoltre, in molte scene cinematografiche, nei cimiteri è sempre presente un corvo.

Il fiore che appassisce

Il fiore che appassisce è un potente simbolo della brevità della vita e della bellezza transitoria. Questo elemento è spesso utilizzato per evocare la fragilità dell’esistenza umana.

Le nature morte del XVII secolo, come quelle di Jan Davidsz de Heem, spesso includono fiori appassiti per rappresentare il tempo che passa. In letteratura, invece, nel Grande Gatsby, di F. Scott Fitzgerald, i fiori appassiti simboleggiano il declino e la perdita, rispecchiando il destino tragico dei personaggi.

La candela spenta

La candela spenta rappresenta la fine della vita, con la fiamma che si estingue simbolo della morte imminente o della vita che si conclude. È un simbolo che ricorre spesso nei riti funerari nell’arte e nella letteratura.

Georges de La Tour è famoso per le sue rappresentazioni di candele spente in contesti notturni, evocando il senso di mistero e mortalità. Nel Macbeth di William Shakespeare, la famosa citazione Out, out brief candle utilizza la candela spenta come metafora della brevità e fragilità della vita.

Riti funerari nell’arte e nella letteratura, conclusione

I riti funerari nell’arte e nella letteratura offrono una profonda riflessione sul nostro rapporto con la morte e il lutto. Ogni autore porta la propria sensibilità e prospettiva unica, creando narrazioni che non solo descrivono il dolore della perdita ma anche la bellezza della memoria e della celebrazione della vita. Attraverso questi esempi, possiamo vedere come arte e letteratura continuino a esplorare e reinventare il modo in cui comprendiamo e rappresentiamo la morte.

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