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I riti funebri indigeni suscitano da sempre curiosità e si circondano di un alone di mistero, in quanto molto distanti dalle tradizioni occidentali.

I riti funebri sono un aspetto fondamentale della cultura di ogni società umana. Ogni gruppo etnico, tribù o popolo indigeno ha sviluppato le proprie tradizioni funebri, che riflettono le loro credenze, valori e relazioni con la morte.

I riti di questo tipo variano da cultura a cultura ma il loro scopo è sempre quello di onorare i defunti, facilitare il passaggio nell’aldilà e supportare i vivi nel processo di lutto. In questo articolo vedremo alcune tra le principali tradizioni dei riti funebri indigeni e il loro significato.

Riti funebri dei popoli indigeni dell’America

L’America è un continente estremamente vasto e per tale motivo i riti funebri indigeni al suo interno si perdono nelle tradizioni trasmesse per lo più in modo orale. Vediamone alcuni.

Nativi Americani: riti funebri

Quando si parla di nativi americani bisogna tenere in considerazione che ogni tribù ha le sue tradizioni e le sue credenze, soprattutto riguardo ai riti funebri indigeni. Tuttavia è idea comune, tra di essi, che la morte sia un proseguimento naturale della vita. Si tratta di un passaggio che si accetta come parte integrante della propria esistenza.

In alcune tribù si pensa che la morte abbia anche una valenza spirituale se non addirittura magica. La popolazione Sioux, per esempio, pensa che una persona che sta per abbandonare questo mondo possa prevedere il futuro. Inoltre, in ognuno di questi popoli, la dipartita di un capo è vissuta sempre con grande lutto e tutta la popolazione partecipa alla commemorazione.

La morte è infatti un momento di comunità, non singolo. Quando una persona abbandona un amico, oppure un parente, prepara il suo corpo con cura, avvolgendolo in pelli o coperte. Può capitare che si dipinga il volto del defunto di rosso o di nero. Il corpo, in genere, viene inumato nel terreno.

Per quanto riguarda la sepoltura ogni tribù ha le sue tradizioni. Gli Indiani delle Pianure espongono il corpo su una piattaforma rivolta a ovest, per facilitare il viaggio verso l’aldilà. Secondo le credenze dei nativi infatti l’aldilà si trova in Occidente.

Il popolo Pueblo opta invece per inumare il corpo nel terreno, ricoprendolo di tassi per formare un tumulo e circondarlo di paletti. In quasi tutti i casi accanto al defunto si lasciano gli oggetti che usava in vita e, se si tratta di un guerriero, le sue armi.

Riti funebri indigeni dell’Amazzonia

Tra i diversi riti funebri indigeni di cui non si conosce molto spicca quelli di una tribù dell’Amazzonia, conosciuti con il nome di Yanomami. Si tratta di una società composta da cacciatori, raccoglitori e orticultori che vive nella foresta tropicale al confine tra Brasile e Venezuela.

Per questo popolo il legame tra vivi e defunti non si interrompe bensì prosegue, anche se in modo differente. I riti funebri sono tenuti in grande considerazione.

Si inizia infatti con un rituale che parte dalla cremazione e, in seguito, raccolgono le ossa calcinate per deporle in casa. Le ossa vengono ridotte poi in polvere attraverso il tronco di un particolare albero. Le ceneri vengono disperse nel fiume, assieme ai suoi oggetti, poiché nulla possa trattenerlo in questo mondo.

Di seguito il villaggio inizia a radunarsi a festa, per celebrare la vita di chi non c’è più, danzando e ballando, mentre si raccolgono caschi di banane. Proprio le banane si utilizzano per un frullato nel quale si versano le ceneri rimanenti del defunto. Parenti e amici bevono la bevanda. Per quanto a noi possa sembrare una tradizione molto lontana, questo si tratta di un grande momento di condivisione per la tribù. Attraverso questo momento il defunto può trovare pace nell’aldilà e perdura il legame con la propria famiglia.

Riti funebri indigeni dell’Africa

L’Africa è un continente che ancora oggi risulta a molti misterioso. Quando si parla di riti funebri indigeni le loro tradizioni sono ricche di fascino e storia. Vediamone alcune.

Tribù dei Masai

I Masai sono un popolo indigeno dell’Africa orientale noti per le loro tradizioni culturali uniche, soprattutto quando si parla di riti funebri indigeni. I loro riti funebri coinvolgono la costruzione di una nuova abitazione per il defunto, che viene poi seppellito all’interno. Questa casa funeraria viene lasciata intatta come un monumento al defunto, e la tribù crede che l’anima del defunto rimanga vicina alla sua casa. La cultura del lutto dei Masai prevede danze, canti e balli, per celebrare chi non c’è più.

Popolo Akan in Ghana

Il popolo Akan in Ghana ha una tradizione unica chiamata Sankofa. In questa cerimonia funebre il corpo del defunto viene  posto su una lettiga speciale. Gli abiti funebri sono spesso molto elaborati e includono simboli e motivi che rappresentano la vita del defunto. La comunità si riunisce per onorare il defunto attraverso canti e balli e si pronunciano parole di elogio per celebrare ciò che il defunto ha compiuto in vita.

Questi rituali sono considerati essenziali per assicurare che l’anima del defunto possa andare avanti nella sua transizione.

Riti funebri indigeni dell’Asia

L’Asia è una terra piena di tradizioni, anche per quanto riguarda i riti funebri indigeni. Vediamone alcuni tra i più conosciuti.

Toraja in Indonesia

I Toraja, un gruppo etnico delle montagne di Sulawesi, Indonesia, sono noti per i loro elaborati riti funebri. Iniziano a prepararsi per la morte molto prima che avvenga effettivamente. Quando un membro della comunità muore, amici e parenti preparano il corpo e lo tengono in casa per un periodo di tempo, durante il quale la famiglia raccoglie risorse per una cerimonia funebre elaborata. Durante la cerimonia, i defunti vengono sepolti in tombe scavate nella roccia o in alberi cavi. Questi rituali possono durare giorni o addirittura settimane, a seconda del prestigio del defunto.

Tribù Balinese

A Bali, Indonesia, i riti funebri sono noti come Ngaben. Durante il Ngaben, il corpo del defunto viene cremato all’interno di un particolare carro funebre che rappresenta il monte Meru, la montagna sacra nella mitologia indù balinese. Secondo la tradizione questo è un modo per purificare l’anima del defunto e consentirle di avanzare nell’aldilà. Dopo la cremazione, si raccolgono le ceneri in un luogo speciale o disperse in un fiume. La comunità partecipa a cerimonie e offerte per onorare il defunto.

Riti funebri indigeni dell’Oceania

L’Oceania è un continente che a noi appare estremamente distante. Le popolazioni lì presenti hanno una loro idea e tradizione per quanto riguarda i riti funebri indigeni.

Popoli Maori in Nuova Zelanda

I Maori, il popolo indigeno della Nuova Zelanda, hanno tradizioni funebri che portano il nome di Tangihanga. Durante un Tangihanga si lava il corpo del defunto che viene vestito con indumenti speciali e adornato con simboli culturali. La comunità si riunisce per piangere e onorare il defunto, con discorsi, canti e danze. La sepoltura può avvenire in cimiteri tradizionali o in luoghi significativi per la famiglia. I Maori credono che l’anima del defunto sia legata al luogo di sepoltura e rimanga vicina ai vivi, anche dopo la sua dipartita. Questo mostra una profonda spiritualità.

Popoli Aborigeni in Australia

Le tradizioni funebri degli Aborigeni australiani variano tra le diverse tribù, ma spesso coinvolgono la sepoltura o la cremazione del defunto. Il corpo del defunto può essere avvolto in tessuti speciali e sepolto secondo le tradizioni della tribù. Questi riti sono spesso accompagnati da canti, danze e cerimonie per onorare il defunto.

Spiritualità nei riti funebri

Ciò che accomuna più di ogni altra cosa i riti funebri indigeni è la forte componente di spiritualità di questi popoli. Molti di essi infatti si legano a tradizioni spirituali e all’idea dell’aldilà.

In particolare, per esempio, anche i popoli del Brasile cercano un’unione con la loro terra natia, attraverso storie che si tramandano per via orale, miti e rituali. Una delle culture che più accomunano questi popoli è l’idea dello sciamanesimo.

Gli sciamani yanomami, per esempio, inalano del tabacco che ha effetti allucinogeni, con l’idea di avvicinarsi alle proprie divinità e al mondo degli spiriti. Gli sciamani hanno un ruolo fondamentale per la tribù, soprattutto durante i riti funebri. Si pensa infatti che gli sciamani siano il ponte tra il mondo dei defunti e quello dei vivi.

Attraverso piante e sostanze come la ayahuasca, una bevanda che si ricava dalla vite caapi, alcuni sciamani come gli Ashaninka, ritengono di potersi allontanare da questo mondo.

Gli Awà, una popolazione nomade del Brasile, si immergono nella trance necessaria grazie alla danza e al ritmo del battito delle mani. In questo modo ritengono di poter raggiungere l’Iwa, la dimora in cui si trovano gli spiriti e dove si trovano le anime dei loro antenati.

Conclusioni

I riti funebri indigeni sono un mondo misterioso per chi vive in Occidenti, ricchi di fascino e cultura. A volte possono apparirci estremamente diversi e non sempre comprensibili ma affondano le loro radici in storia, tradizione e miti.

Ogni cultura ha le sue tradizioni e come tali si devono rispettare.

Onoranze Funebri Motta è sempre a fianco delle famiglie con umanità, disponibilità ed empatia.

Contattaci per un consulto.

 

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