Quando una persona cara viene a mancare si rende necessario prendere delle decisioni difficili. In quel momento il dolore rende complicato concentrarsi su questioni puramente burocratiche che, tuttavia, si devono affrontare. Tra queste, la famiglia si ritrova a dover capire tra quali diverse tipologie di lapidi e monumenti funerari scegliere per rendere omaggio al proprio caro.
A volte chi non c’è più ha espresso ancora in vita le proprie volontà, e questo rende più facile la decisione. Se così non è, è possibile rivolgersi agli impresari di pompe funebri per avere dei consigli. Onoranze Funebri Motta è sempre a disposizione delle famiglie per fornire loro il miglior supporto possibile.
Lapidi e monumenti funebri, quali fattori considerare
Nel capire tra quali diverse tipologie di lapidi e monumenti funerari è possibile scegliere è anche necessario capire quali sono i fattori da tenere in considerazione. Non tutte le lapidi e non tutti i monumenti infatti sono uguali. Alcuni possono essere più imponenti, altri di meno, e i loro materiali differiscono a seconda delle proprie preferenze.
Se la persona che viene a mancare non ha avuto modo di lasciare le proprie disposizioni in vita, o ha preferito non farlo, è possibile tenere a mente alcuni punti fondamentali. Questi sono pensieri che nessuno vorrebbe mai affrontare, ma che non si possono evitare quando avviene questo momento.
- Quale stile si preferisce. È possibile optare per qualcosa di classico ed elegante, di più moderno o minimal. In questo caso è bene pensare alla personalità del defunto, in modo da rispecchiarla il più possibile. Una persona modesta potrebbe non gradire un monumento opulento, per esempio.
- La tipologia di monumento che si desidera. Si può infatti richiedere una semplice lapide, o una lastra, oppure un monumento più elaborato, come un angelo.
- Il materiale che si preferisce utilizzare. Il più classico è il marmo, ma c’è chi predilige il granato, che ha in modo uguale un effetto elegante.
- Il progetto iniziale. Di questo si parla con gli addetti specializzati, in modo da rispecchiare il più possibile i desideri della famiglia.
- Le rifiniture presenti sul monumento, come per esempio delle scritte in oro.
- Riflettere se chi è venuto a mancare aveva delle passioni particolari, e cercare quindi di rispettarle. Nell’epoca moderna è possibile realizzare pressoché qualunque tipo di monumento. In questo modo, se per esempio il defunto era un musicista, si può pensare a un monumento che abbia a che fare con la musica.
Tipologie di lapidi e monumenti funerari
Per scegliere il modo in cui si vuole ricordare il proprio caro è necessario sapere quali diverse tipologie di lapidi e monumenti funerari esistono. A oggi è possibile in realtà richiedere monumenti sempre più personalizzabili e particolari. In passato le figure più richieste erano quelle degli angeli, che si pensava potessero proteggere chi non c’era più.
Per iniziare è bene sapere che c’è differenza tra una lapide e una lastra tombale. La lapide è un monumento semplice, classico, che di norma riporta i dati anagrafici del defunto, e un breve epitaffio. La lastra, invece, è un vero e proprio monumento funebre. Rispetto alla lapide, più contenuta, ha infatti dimensioni e volumi maggiori, e presenta a volte anche una stele, ovvero una lastra verticale.
Una dei monumenti funebri più famosi la tipologia che riguarda proprio gli angeli, vale a dire monumenti che raffigurano angeli che vegliano sulla tomba di chi è venuto a mancare.
Nell’epoca moderna le costruzioni sono diventate sempre più particolari. A volte c’è chi richiede per esempio un monumento a forma di cuore, o di libro, o di strumento musicale, a seconda delle passioni che in vita alimentavano chi ora non è più presente.
Questo genere di monumenti fanno parte dell’arte funeraria, in quanto si tratta di vere e proprie opere d’arte.
Monumenti funebri, quali materiali possibili
Dopo che si è compreso quali sono le diverse tipologie di lapidi e monumenti funerari è necessario informarsi sui materiali possibili. Su questo gli esperti del settore possono aiutare, fornendo alla famiglia ogni informazione.
I materiali principali per realizzare monumenti funebri sono il marmo e il granito, entrambi validi ma che presentano determinate differenze.
- Il marmo reagisce con facilità agli acidi, e questo lo rende perfetto per lavorarci. Da sempre, il marmo si associa all’eleganza, a qualcosa di indistruttibile nonostante il passare del tempo. Alcune tra le opere più famose sono proprio in marmo, che riesce sempre ad attirare gli sguardi. Per mantenere intatto il suo splendore necessita tuttavia di una manutenzione costante.
- Se si cerca qualcosa di più luminoso del marmo, più brillante, il granito è perfetto. Si tratta di un materiale resistente e che può durare anche di fronte alle intemperie. Il marmo, tuttavia, resta lucido più a lungo, al contrario del granito. L’effetto è comunque notevole e bello da vedere, ma rispetto al marmo si perde un po’ di eleganza e si ha un impatto meno classico. Rispetto al marmo, il granito si pulisce con facilità, e soprattutto si presta a opere più personalizzabili.
Diverse tipologie di lapidi e monumenti funerari, i più celebri
Nel corso della storia le persone hanno sempre cercato il modo di rendere omaggio ai propri cari che non sono più tra di noi. Tra le diverse tipologie di lapidi e monumenti funerari presenti in tutto il mondo, alcune sono più famose di altre e si considerano come vere e proprie opere d’arte.
L’angelo del dolore, William Wetmore Story
Tra le diverse tipologie di lapidi e monumenti funerari uno che si prende sempre come riferimento è l’Angelo del dolore, di William Wetmore Story. Wetmore era uno scultore americano che creò questa magnifica opera dopo aver perso la moglie e il figlio, a cui era molto legato.
La scultura mostra un angelo che si accascia sulla tomba della moglie e del figlio, con le ali chiuse ai lati, a dimostrazione del proprio dolore. Anche a distanza è possibile cogliere il sentimento che Wetmore provava mentre scolpiva l’opera, e che ancora è visibile a chiunque lo guardi.
Tomba di Raffaello Sanzio
Per capire quante diverse tipologie di lapidi e monumenti funerari esistano basta pensare alla tomba di Raffaello Sanzio, che si trova al Pantheon di Roma. Ogni anno centinaia di migliaia di visitatori si recano al Pantheon per osservare la tomba dell’artista e rendervi omaggio.
Sembra che lo stesso Raffaello avesse chiesto di essere sepolto al Pantheon, cosa che avvenne.
La tomba di Raffaello si trova alla base della Madonna del Sasso, scultura che porta la firma del suo allievo Lorenzetto. L’epitaffio invece recita che “Qui giace Raffaello. Da lui, quando visse, la natura temette d’essere vinta, ora che egli è morto, teme di morire”, per opera di Pietro Bombe.
Maria Cristina d’Austria
Tra le diverse tipologie di lapidi e monumenti funerari non mancano quelle realizzate dall’artista Antonio Canova, celebre in tutto il mondo. Si parla in questo caso del monumento che celebra Maria Cristina d’Austria, la consorte del duca Alberto di Sassonia.
L’opera mostra un angelo dalle ali spalancate che si adagia su di un leone disteso. Il leone, in questo caso, rappresenta la forza morale che si attribuiva a Maria Cristina. È visibile anche la figura che si associa alla Pietà, e che si mostra come una giovane donna che conduce verso il sepolcro una bambina e un anziano. Dall’alto, una rappresentazione della Felicità li guarda e li accompagna.
Quest’opera sembra volesse celebrare la continuità tra la vita e la morte, oltre a rendere omaggio alla duchessa. A oggi è uno dei monumenti funebri più conosciuti e più ammirati.
Ilaria del Carretto, monumento funebre
Al mondo esistono diverse tipologie di lapidi e monumenti funerari e tra di essi si trova anche un’opera di Jacopo della Quercia che risale al 1406. Essa risiede nella Cattedrale di San martino a Lucca e la persona che celebra è Ilaria del Carretto, moglie di paolo Guinigi, signore di Lucca. La donna morì a soli venticinque anni e il marito domandò all’artista di scolpire un’opera in memoria della moglie che, tuttavia, sembra che non sia sepolta al suo interno.
Il sarcofago in memoria di Ilaria del Carretto mostra la figura di una ragazza che dorme, a figura intera e di dimensioni reali. La figura porta abiti regali e risiede al di sopra di un catafalco che mostra decorazioni di putti. Il volto della giovane è incredibilmente reale, con i capelli raccolti in un’acconciatura dell’epoca, e il capo che riposa su due cuscini. L’abbigliamento stesso rimanda al 1400, con il colletto rigido e il resto dell’abito morbido.
Ai piedi della figura è presente un cagnolino che riposa, e che vuole rappresentare la fedeltà coniugale. Il cane, così come la figura della giovane, è dotato di incredibile realismo. Chiunque guardi questo sepolcro può percepire dolcezza ed eleganza, e un rammarico per una giovane vita che si è conclusa troppo presto. L’effetto che l’artista desiderava, risalente a più di seicento anni fa, perdura ancora oggi.
Tipologie di lapidi e monumenti funerari, conclusione
Capire su quali diverse tipologie di lapidi e monumenti funerari orientarsi non è mai facile, poiché si tratta di un momento di grande dolore. È sempre una buona idea tenere a mente ciò che la persona che non c’è più avrebbe desiderato, le sue passioni e la sua personalità. Si deve inoltre ricordare che la scelta di un monumento funebre è strettamente personale e spetta alla famiglia. Ognuno, infatti, omaggia il proprio caro come più ritiene opportuno.
Onoranze Funebri Motta è da sempre a fianco dei propri clienti, con disponibilità, umanità e professionalità.
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