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L’arte nei cimiteri è da sempre presente. Proprio per controbilanciare il sentimento di tristezza e angoscia che un luogo sacro come il cimitero può creare, l’essere umano nel corso del tempo ha riempito questi luoghi di arte e architettura. In questo modo si è creato un connubio di bellezza e rispetto e, molto spesso, le opere funebri presenti nei cimiteri hanno lo scopo di ricordare un particolare defunto oppure di consolare chi va a trovare i propri cari.

Alcuni cimiteri hanno al loro interno vere e proprie opere d’arte, al punto che molte persone provenienti da città o paesi differenti visitano i cimiteri considerandoli veri e propri luoghi d’attrazione.

In questo articolo vedremo come l’evoluzione dell’arte funeraria nel corso dei secoli e alcuni tra i monumenti funebri più famosi.

Arte nei cimiteri: scultura e architettura

Nei cimiteri la scultura e l’architettura sono intrinsecamente legate, collaborando per creare opere d’arte durature. Le sculture funerarie sono spesso parte integrante di monumenti più ampi, incastonate in architetture che trasmettono significati più profondi. Le statue rappresentano di norma figure allegoriche come l’angelo della morte, la speranza o la resurrezione. Queste figure sono raffigurate in pose suggestive, intense, in grado di catturare l’attenzione di chi visita il luogo. Per questo l’arte nei cimiteri non passa mai inosservata, in quanto all’interno dei cimiteri si trovano vere e proprie opere degne di un museo.

Un esempio chiaro e lampante dell’unione tra scultura e architettura è il Cimitero Monumentale di Milano, un museo all’aperto che racchiude un’eclettica collezione di opere d’arte funeraria. Al suo interno sono presenti mausolei sontuosi e sculture intagliate che appartengono a epoche passate ma che ancora oggi commuovono.

Le opere di artisti come Leonardo Bistolfi e Giannino Castiglioni dimostrano come si possa usare la scultura per trasmettere forti sentimenti. All’interno di un cimitero le emozioni sono sempre forti e la scultura aiuta a mostrare i sentimenti dei visitatori.

Monumenti celebri nel mondo

Grazie all’arte nei cimiteri ci sono monumenti funebri che sono famosi in tutto il mondo e che chiunque conosce. Non sempre si tratta di personalità celebri o famose, a volte si tratta di personalità vissute in un’epoca passata e antica, di cui non si sa per forza molto ma rese celeri dai loro monumenti.

Uno dei più luoghi più noti per la sua arte è il Cimitero di Père-Lachaise a Parigi, che ospita le tombe di personaggi celebri come Oscar Wilde, Jim Morrison e Édith Piaf. Qui, la scultura e l’architettura si fondono, trasformando il cimitero in un luogo di pellegrinaggio per gli amanti dell’arte e della storia.

L’angelo del dolore, William Wetmore Story

Tra i diversi monumenti che più rappresentano l’arte nei cimiteri rientra senza dubbio l’Angelo del dolore, di William Wetmore Story. Pur se non si conosce il nome è altamente probabile che si conosca l’immagine di quest’opera senza precedenti.

L’angelo del dolore si trova al cimitero acattolico di Roma. Il monumento venne realizzato da William Wetmore Story, uno scultore americano che dopo aver perso la moglie e il figlio decise di omaggiarli con questa figura.

L’opera mostra un angelo dalle ali chiuse ai lati, accasciato sulla tomba degli affetti dello scultore, provato dal dolore. La figura racconta un senso di dolore e di disperazione che rappresenta perfettamente quanto provava l’artista nel momento del lutto. Si tratta di un’opera apprezzata in tutto il mondo e che non può fare altro che emozionare.

Maria Cristina d’Austria

Il monumento funebre di Maria Cristina d’Austria, presente a Vienna, è un simbolo di arte nei cimiteri.

Antonio Canova realizzò quest’opera interamente in marmo, per omaggiare Maria Cristiana d’Austria. Il monumento è infatti rivolto alla consorte del duca di Alberto di Sassonia, per rendere omaggio a una donna che si considerava esemplare.

Il monumento rappresenta un angelo dalle ali spiegate che poggia su un leone disteso, che rappresenta la forza morale. Inoltre, è presente la figura della Pietà, rappresentata da una giovane donna che accompagna verso il sepolcro una bambina e un anziano, mentre dall’altro la rappresentazione della Felicità veglia su di loro.

Nel complesso rappresenta un’opera d’arte di rara bellezza, che vuole rappresentare la continuità tra la vita e la morte e omaggiare la duchessa.

Arte nei cimiteri: Bacio della morte

Una magnifica rappresentazione dell’arte nei cimiteri proviene dal monumento che si intitola Bacio della morte, presente nel cimitero del Poblenou a Barcellona. Sembra che lo scultore sia Jaume Barba ma non si è certi della questione.

Il monumento può suscitare sentimenti differenti, in quanto rappresenta la morte, sottoforma di scheletro con le ali, che bacia un giovane uomo alla tempia. Dietro questa scultura si cela la storia della famiglia Llaudet che nel 1930 perse il figlio molto giovane. La famiglia desiderò che un’opera venisse realizzata per ricordare il figlio.

In questo caso l’autore scelse di raffigurare la morte come una compagna e non come un’avversaria da evitare. Per questo, l’opera può suscitare emozioni differenti, ricordando la scomparsa di un giovane uomo ma portando anche a riflettere sul modo in cui si considera la morte.

Taj Mahal

Sembra incredibile ma il Taj Mahal, che tutti conoscono come opera architettonica, è in realtà un monumento funebre. Quando si parla di arte nei cimiteri è possibile considerare anche il Taj Mahal, proprio perché fu realizzato per ospitare le spoglie della moglie dell’Imperatore Moghul Shah Jahan.

La moglie dell’imperatore, la principessa Arjumand Banu Begum, morì di parto nel dare alla luce il quattordicesimo figlio dell’imperatore. Sembra che fu proprio la principessa a domandare al marito di costruire per lei un monumento funebre per non venire dimenticata.

L’imperatore accolse la richiesta, realizzando per lei il monumento che oggi tutti conoscono e che di certo è un’autentica opera d’arte. L’opera che l’imperatore domandò di realizzare dimostra tutto l’amore verso la principessa ed è a oggi un simbolo per tutto il mondo.

L’arte funeraria nella storia: la sua evoluzione

Le radici dell’arte funeraria affondano nelle antiche civiltà. L’arte nei cimiteri ha sempre fatto parte dell’essere umano. Nell’antico Egitto le piramidi erano più di semplici tombe, in quanto rappresentavano monumenti imponenti che simboleggiavano la grandezza del faraone e la sua transizione verso l’aldilà. Le sculture di guardiani e divinità accompagnavano i defunti, assicurandosi che avessero una guida sicura nell’oltretomba.

Arte funeraria nell’antica Grecia e nell’antica Roma

Nell’Antica Grecia le stele funerarie e i sarcofagi si decoravano spesso con raffigurazioni della vita quotidiana e dei successi del defunto. La tomba di Mausolo a Halicarnasso, una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico, era un esempio straordinario di come l’architettura funeraria potesse diventare un simbolo di potere e ricchezza. I romani seguirono l’esempio dei greci, inserendo ritratti realistici nei loro monumenti funebri, celebrando l’individualità e la vita del defunto.

Inoltre, nell’antica Roma era anche usanza creare opere apposite nel caso di grandi condottieri.

Medioevo: l’arte nelle chiese

Nel Medioevo le chiese divennero i luoghi principali adibiti alla sepoltura e alla commemorazione dei defunti. Di conseguenza l’arte nei cimiteri si trasferì all’interno di questi edifici sacri. Tombe e monumenti commemorativi decoravano le navate, con sculture che raffiguravano spesso figure religiose o simboli della resurrezione. Gli epitaffi divennero popolari, offrendo brevi racconti della vita del defunto e invocando preghiere per la sua anima. Ancora oggi le chiese sono oggetto di visita anche e soprattutto per le loro opere artistiche.

Rinascimento: il ritorno dell’arte classica

L’arte nei cimiteri tornò ad avere un sapore classico nel Rinascimento. Il Rinascimento mise al centro l’uomo e le sue caratteristiche, influenzando profondamente l’arte funeraria. Le sculture di questo periodo esprimevano un desiderio di celebrare l’individualità e la bellezza umana. Le tombe monumentali, come quella di Lorenzo de’ Medici nella Cappella Medicea, erano opere di scultura e architettura. I monumenti riflettevano l’importanza dell’individuo nel contesto sociale.

Barocco: l’arte funeraria e le emozioni

Il periodo barocco ha visto un’accentuata espressione delle emozioni nell’arte funeraria. Le sculture diventarono teatrali, con figure in lutto, angeli e simboli della morte che creavano un forte impatto emotivo. Le tombe barocche spesso risultavano finemente decorate, proprio per rappresentare tutta l’emotività del momento e del lutto.

Epoca moderna, l’arte nuova

Nell’epoca moderna l’arte nei cimiteri è ancora largamente apprezzata, sebbene sia venuta meno, in parte, l’usanza di creare monumenti di grandi dimensioni per i propri cari. L’arte funeraria ha visto una diversificazione delle forme e dei materiali utilizzati. Tombe moderne possono incorporare vetro, acciaio e pietre levigate, lasciando da parte invece marmo e materiali più classici. Installazioni interattive, realtà aumentata e opere d’arte contemporanea stanno emergendo nei cimiteri, offrendo nuove modalità di commemorazione e riflessione.

Arte nei cimiteri, conclusione

Poiché l’arte fa parte dell’essere umano ci sarà sempre arte nei cimiteri. Questo aiuta a rendere luoghi adibiti al ricordo e al lutto anche paesaggi pieni di bellezza, adatti a ricordare i propri cari e a trovare un momento di serenità anche di fronte al dolore.

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